Memore di due notevoli passaggi a La Crepa di Isola Dovarese era da tempo che avevo voglia di approcciarmi alla Trattoria Guallina. Non che ci sia alcuna relazione tra i due locali, ma la reciproca ubicazione nella profondità della provincia lombarda e una certa fama di eleganza coniugata a rustica tipicità, mi forzavano l’accostamento.
In realtà le differenze non sono poche: se La Crepa la trovate nella piazza centrale di un paesino, qui siamo in una frazione di campagna, e mentre il locale di Isola Dovarese è un gioiellino retrò, qui l’atmosfera è più comune: una trattoria curata, ecco. Analogamente la cantina, pur affatto malvagia, non raggiunge la ricercatezza e la correttezza dei prezzi del ristorante Cremonese.
Al sodo: sono capitato a Mortara il mezzogiorno di un venerdì e per fortuna avevo prenotato: gran numero di coperti per un servizio veloce, ben fatto ma un po’ imprersonale.
Il cibo è ovviamente incentrato sulla eccellenza locale, l’oca, e rispecchia l’immaginario di trattoria vera: piatti grandi e sapori forti (in particolare un risotto con pasta di salume d’oca davvero “troppo” come quantità e come intensità), misto di salumi discreto ma non da urlo come avrei immaginato, petto d’oca un po’ troppo cotto.
Alla fine l’esperienza non è malvagia ma neppure entusiasmante, soprattutto in ragione di un conto che ho trovato leggermente sbilanciato verso l’altro in ragione di ambiente, servizio e portate.