La giungla dei solfiti

I solfiti sono spesso al centro di scambi di idee abbastanza contrastanti, mi è capitato da poco di leggere un articolo che trattava quest argomento, e che mi ha fatto pensare che effettivamente è facile fare un pò di confusione tra solfiti aggiunti e solfiti naturalmente presenti nel vino.

Cercherò di fare, per quello che mi è possibile, un quadro più chiaro della situazione sperando che vi sia utile.

Inizialmente l’ anidride solforosa veniva utilizzata unicamente per i processi di sanificazione dei tini, come prodotto della combustione di zolfo. Solo in seguito si è iniziato ad utilizzarla come adittivo chimico per le sue molteplici funzioni nel processo di vinificazione come: antisettico, estrattore di colore, miglioratore organolettico, antiossidante. Bisogna fare subito una precisazione: i solfiti sono presenti naturalmente nel vino spetta poi al produttore decidere se aggiungerne o meno ulteriori quantità.

All’ anidride solforosa vengono imputati diversi effetti collaterali come la sensazione di pesantezza e il famigerato cerchio alla testa, ricordiamoci però che é presente oltre che nel vino in moltissimi alimenti conservati (riscontrabile in etichetta tra gli ingredienti come antiossidante E220, E223, E224).

Anche nei vini biologici sono presenti solfiti e, secondo un disciplinare che ho  trovato sul sito del Fondo Europeo Agricolo, al produttore é data la possibilità di intervenire aggiungendone una quantità che dovrà comunque essere inferiore a quella consentita nei vini non biologici, e che varia in base alla tipologia di vino.

Limiti del contenuto di solforosa totale definiti dal regolamento europeo di vinificazione biologica: nei vini rossi (convenzionali) il limite é di 150 mg/l in quelli biologici é di 100mg/l questa proporzione si mantiene per tutte le diverse tipologie di vino prodotto.

Alla luce di questo credo sia importante seguire i propri gusti senza farsi influenzare da questa spasmodica ricerca del biologico e del naturale a tutti i costi, anche perchè come dice il mio amico Marco in una bottiglia di vino ci sono altre cose potenzialmente più “dannose”per la nostra salute come l’ alcool.

Detto questo il mio consiglio è quello di bere ciò che ci piace di più.

 

 

 

 

 

 

 

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