Lo scorso mese ho fatto un ordine di bottiglie francesi presso Vinatis: il sito mi è sembrato fornito e con prezzi nella media (comprese le spese di spedizione). Avendo voglia di un excursus su vini nuovi, la mia scelta è caduta su prodotti a me sconosciuti, con prezzo inferiore ai 15 euro (a volte sotto i 10, in un solo caso ho toccato i 27) e con buoni punteggi sulle varie guide. Come altri siti, Vinatis al primo acquisto regala un buono da 10 euro, in più si hanno altri 5 euro nel caso di iscrizione alla mailing list dichiarando i propri interessi e un euro per ogni recensione.
Un poco alla volta vedrò di segnalare ciò che di valido ho stappato, per ora mi piace riportare la spedizione tempestiva e ben imballata e la cortesia di Vinatis, che dopo una mail in cui ho fatto loro presente una bottiglia non fallata ma per nulla performante (in modo che potessero verificare il lotto ed evitare delusioni ad altri clienti), mi ha accreditato l’importo senza alcuna richiesta.
Uno dei vini che ho acquistato è questo Samur Champigny, ovviamente 100% cabernet franc, che mi incuriosiva particolarmente, visto che si tratta di un vitigno piuttosto poco praticato in Italia, particolarmente in purezza.
Denominazione: AOC Samur Champigny
Vino: Le Page
Azienda: Domaine De Rocheville
Anno: 2015
Prezzo: 10 euro
il Domaine De Rocheville si trova a Parnay in Loira, nel cuore della denominazione, ed è un progetto piuttosto recente (2013); i vini prodotti sono quelli tipici della regione: bianchi a base Chenin e appunto rossi da Cabernet Franc come questo Le Page, che viene descritto come un vino giovane, vivo, ricco di aromi, da tutto pasto e capace di qualche anno di invecchiamento.
La scheda di produzione spiega di una resa di 55 quintali per ettaro, di vinificazione con temperatura controllata e di sei mesi di affinamento in acciaio.
Versandolo si nota subito un bel colore rubino acceso e un corpo medio: già l’aspetto sembra confermare la propensione ad una bevuta facile e spensierata.
Gli aromi sono intensi e netti: principalmente quelli propri del vitigno, quindi richiami al vegetale del peperone e uno zic di balsamico, poi ciliegia e frutti di bosco (il lampone): un bel naso ricco e godibile.
Il sorso è caldo e asciutto, estremamente secco e con un bel tannino deciso. Torna il fruttato e una chiusura amarognola non fastidiosa. Discreta persistenza.
Un bel compagno di mangiate, in particolare carni alla brace o al forno: io lo ho abbinato appunto ad un cosciotto di anatra al forno con mele e patate e grattata di scorza arancia, ma può fare la sua figura anche con formaggi di media stagionatura o salumi.
Il bello: bei profumi e prezzo correttissimo
Il meno bello: sorso un po’ meno interessante rispetto al naso