Bianc ‘d Bianc Alta Langa 2008, Cocchi

Dopo più di un anno torna l’assaggio di questo prodotto di Cocchi: rimando dunque al post precedente per qualche considerazione più generale.

Devo dire che se il millesimo 2007 lo ricordavo di ottimo livello, questo 2008 (sboccatura 2014), pur ben fatto, mi ha appagato meno.

Denominazione: Alta Langa DOCG
Vino: Bianc ‘d Bianc
Azienda: Cocchi
Anno: 2008
Prezzo: 24 euro

Visivamente paglierino, al palato rivela una bella bolla, finissima, mentre l’olfatto riporta una accenno vegetale un po’ fuori registro, condito da lieviti e da un lontano ricordo di tabacco e caramello.

Il vino è molto delicato, si beve con facilità ed è dotato di grande equilibrio; purtroppo non è particolarmente lungo, e sento un dosaggio in leggero eccesso. Nel complesso è una bevuta facile, piacevole, disimpegnata: nulla di male, anzi, ma da una bottiglia di lungo affinamento ci si aspetta qualcosa in più a livello di complessità.

Il bello: buon equilibrio, bevuta facile
Il meno bello: dosaggio avvertibile, complessità limitata

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Le Langhe, territorio benedetto per il vino, non godono di gran reputazione per quel che riguarda le bollicine, siano esse da metodo classico o da charmat. 

Il concetto a dire il vero si può estendere a tutta la regione: gli unici vini spumanti piemontesi noti e diffusi sono l’Asti e il Brachetto; poi, a parte piccole eccezioni (penso ad esempio a Gavi e Caluso) c’è  ben poco di noto.

Eppure la zona offre persino una DOCG, l’Alta Langa, di cui si parla ben poco e di cui si trovano ancora meno vini in circolazione.
Non potevo quindi farmi sfuggire l’occasione di assaggiare uno dei prodotti di punta di una azienda astigiana, Cocchi, che sul metodo classico punta molto.
Il vino è un millesimato, ottenuto da Chardonnay al 100% (biotipo “precoce di Borgogna”, specifica il sito) coltivato a 320 metri di altitudine; poi vinificazione in acciaio, lungo riposo sui lieviti (circa 50 mesi!) e infine un leggero dosaggio.

AltaLanga_BiancDBiancDenominazione: Alta Langa DOCG
Vino: Bianc ‘d Bianc
Azienda: Cocchi
Anno: 2007
Prezzo: 21 euro

Il vino è giallo dorato, luminoso, con bolle piccole e fitte. Appena si avvicina il calice, si avverte netta la crosta di pane, poi un leggero floreale fresco e un tocco di agrumi: olfattivo poco intenso ma piacevole.

L’assaggio è molto migliore: deciso, prorompente, secco con sapiente uso del dosaggio (attorno agli 8 grammi litro), non cede a nessuna stucchevolezza e neppure ad alcun finale amaro; le bolle massaggiano il palato senza essere fastidiose e la freschezza è in ottimo spolvero.

Equilibrio millimetrico e bella persistenza sono le doti migliori di un vino che mi è piaciuto molto e ha fatto ottima figura su un risotto al limone con gamberi e scampi.
Sboccatura indicata in retroetichetta: 2013.

Il bello: ottimo equilibrio e bella persistenza
Il meno bello: olfattivo un po’ risicato

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