[Disclaimer: bottiglia gentilmente omaggiata da Avionblu. Il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 14 Euro]
Parliamo ancora di vini naturali, stravolta grazie all’assaggio di un vino per me del tutto inedito e anche lontano dal mio standard di bevuta, troppo spesso rivolto ai bianchi (o ai metodo classico) provenienti dal nord.
Il vino in questione è un rosso del sud, prodotto dalla Cantina Giardino di Ariano Irpino in provincia di Avellino con uve100% Aglianico
Quella di Cantina Giardino è la bella storia di una famiglia e di un gruppo di amici che iniziano pochi anni fa a vinificare per autoconsumo in un garage, usando uva coltivata da altri, e in pochi anni riescono a comperare alcuni ettari e a diventare un piccolo interprete nel panorama dei vini naturali.
I vitigni utilizzati sono infatti del tutto autoctoni, e Cantina Giardino cerca di sfruttare quanto più possibile viti con oltre 30 anni di età (alcune persino a piede franco), rigorosamente coltivate in regime biologico e lavorate senza l’aiuto di mezzi tecnologici.
La bottiglia che ho stappato è “le Fole”, prodotta con lieviti autoctoni, senza alcuna chiarifica, nessuna filtrazione, niente solforosa aggiunta.
Il vino è di colore rubino, denso ma scarico; la parte migliore è l’olfattivo: intenso, di frutta rossa matura (ciliege, amarene), una lieve speziatura di pepe e di macchia mediterranea (rosmarino) e un accenno di volatile che vivacizza. Forse non elegantissimo ma vivo e godibile.
In bocca è caldo ma l’alcol non “picchia”, è pieno, carnoso, di buona freschezza; spicca una certa morbidezza che mi sorprende: date le premesse mi sarei aspettato più spigolosità.
Non del tutto a regime il tannino, non ben definito, leggermente impastato.
Un vino rustico, se si intende con questa definizione non come sinonimo di sgraziato ma di semplicità e schettezza da vero vino quotidiano, sia per il prezzo che per la bevibilità davvero scorrevole.
Abbinamenti: per me ha funzionato bene con dei ravioli di verdura con sugo di carne, ma credo possa essere un fedele compagno di tante consuete tavole giornaliere, curate ma senza troppe pretese.