Leggi Ovada e subito pensi al Dolcetto, o comunque a vini appartenenti alla tradizione Piemontese magari in declinazione Monferrato, e a piatti altrettanto territoriali… invece una vocina ti spiffera che in centro città c’è un locale diverso, con un titolare simpaticamente un po’ matto e totalmente “champagne addicted”. Vorrai mica non farci tappa?
E’ così, grazie alla segnalazione di Gianluca Morino, che mi sono imbattuto in questa “Vineria Champagneria Quartino diVino” di cui avrei altrimenti ignorato l’esistenza: è un locale carino, elegante ma molto alla mano, in cui mi pare di capire si possa fermarsi per un aperitivo o un piatto veloce, oltre che per cenare come ho fatto io.
Al momento del mio passaggio la carta si articolava in una manciata di proposte di terra, con attenzione a carni e a formaggi locali e a qualche piccola incursione in piatti di mare; ho provato gli uni e gli altri ricavandone la medesima impressione: ottime materie prime elaborate in portate abbondanti ma curate (non è l’osteria del camionista) e cucinate in modo da ricavarne preparazioni forse non troppo raffinate ma di certo vigorosamente gustose.
Nonostante la ragione sociale, la carta dei vini propone non solo bolle: presenti pure un bel numero di etichette dei rossi locali e qualche bolla nostrana. Ovviamente importante la scelta degli Champagne, e all’interno di questa tipologia il proprietario sembra avere una decisa liason con Drappier: di questa maison non avevo mai assaggiato nulla e ho gradito un Brut Nature 100% pinot nero di ottimo rapporto qualità prezzo.
In sintesi: personale cortese e veloce, titolare simpatico e competente, ambiente informale, prezzi dei piatti non bassissimi ma corretti in ragione di quanto assaggiato e favorevoli ricarichi sui vini: un locale che mi sento di consigliare a tutti coloro che passano in zona e vogliono fare una piccola deviazione rispetto alla classica trattoria piemontese.