Ancora bollicine italiane, ma stavolta la tipologia è davvero particolare: uno charmat di Lacrima di Morro.
Vitigno quantomai poco conosciuto (io stesso credo di averlo bevuto solo un paio di volte in qualche manifestazione), il Lacrima di Morro trova la sua collocazione naturale nella provincia di Ancona (originariamente appunto presso Morro d’Alba), producendo vini da consumare generalmente giovani e freschi, con colore e odore intensi, dal ricordo di violetta.
In questo caso l’azienda Giusti (che coltiva 12 ettari di Lacrima di Morro, vinificandolo in varie versioni) ha deciso di declinare il vitigno nella tipologia spumantizzata brut.
La vinificazione prevede pressatura soffice, fermentazione in acciaio a temperatura controllata e quindi presa di spuma secondo il metodo charmat lungo (4 mesi a contatto sui lieviti). La produzione è limitata a sole 4000 bottiglie per anno.
Denominazione: Spumante Rosato Brut
Vino: Bolla Rosa
Azienda: Luigi Giusti
Anno: 2013
Prezzo: 11 euro
Alla vista è di un bel rosa antico, con bolle fini, copiose e continue; olfattivamente interessante con ricordi di piccoli frutti di bosco, di bitter e un lontano accenno affumicato.
L’assaggio è piacevole: richiama quanto avvertito al naso e si dimostra di sufficiente corposità, sicuramente secco e avvolgente. Non mancano freschezza, sapidità e discreta persistenza.
In conclusione siamo ben lontani dallo stereotipo dello charmat dolce, facilone e per nulla originale: questo è un vino gradevole da bere che fa di una certa semplicità la sua forza, senza rinunciare a caratteristiche necessarie ad uno spumante come la acidità e la pienezza del sorso.
Si è comportato ottimamente con una bella porzione di carne battuta al coltello.
Il bello: vino semplice ma interessante, con la giusta personalità
Il meno bello: scarsa reperibilità