Estate e caldo, poca voglia di bere cose impegnative e alcoliche.
Oltretutto è troppo tempo che non torno sulla categoria dei rifermentati in bottiglia, bottiglie spesso semplici ma appaganti, che in qualche modo trovo essere una sorta di anello di congiunzione tra il vino e alcune birre (penso alle fermentazioni spontanee e alle blanche). Soprattutto molto adatti alla stagione.
L’occasione capita durante una degustazione di prodotti di Monteversa, azienda biologica situata in provincia di Padova, nella zona dei colli Euganei: il vino che mi ha convinto di più è quello che potremmo definire un Prosecco Colfondo (mi pare che l’uva sia 100% Glera), ma in realtà si tratta di un prodotto senza denominazione.
Denominazione: Vino bianco
Vino: Saver
Azienda: Monteversa
Anno: –
Prezzo:10 euro
L’aspetto è canonico per la tipologia: paglierino pallido, opalescente, ma quello che impressiona è la straordinaria mineralità, declinata in accenti soprattutto sapidi e pietrosi, accompagnati da un bel aggrumato, limonoso, fresco senza per fortuna arrivare alla acidità bruciante; il quid in più è un guizzo difficilmente definibile, se non forse in qualche lontano richiamo animale (che mi sia lasciato trasportare dalla analogia con il lambic?).
Quanto sopra, unito alla bassa gradazione e magari ad una temperatura di servizio adeguatamente fresca, restituisce una bevuta decisamente irresistible, che non sfigura col passare dei minuti, quando il liquido inevitabilmente si scalda di qualche grado.
Il bello: semplice ma gradevolissimo, adatto all’estate e di buona personalità
Il meno bello: nulla da segnalare