Qualche immagine della Borgogna in Agosto.
Niente report: è stata una vacanza un pochino improvvisata e ho scoperto che non è un gran periodo per la visita (molti ristoranti e molti produttori di vino erano chiusi).
Quello che posso dire è che Beaune e dintorni vivono di cultura enogastronomica: c’è una casa vinicola ad ogni passo (e molte sono antichissime), i paesi pullulano di enoteche, il paesaggio vitato è straordinariamente coreografico e curato e i paesini sono caratteristici e interessanti anche per i non enomaniaci.
Il problema, come facilmente immaginabile, sono i prezzi: per il dormire si trovano molte camere a tariffe oneste, e tutto sommato con ristoranti e bistrot ci si arrangia, ma non appena si tocca il vino il discorso cambia.
Il servizio al bicchiere è estremamente caro, direi che si cerca di disincentivarlo per quanto possibile, e cenare con un paio di bottiglie discrete è davvero impegnativo.
Alcune note sparse:
– ho notato che alcuni ristoranti importanti propongono menu degustazione a prezzo ridotto a mezzogiorno: è il caso di approfittarne
– in pieno centro di Beaune c’è Athenaeum, una libreria (ma non solo) in cui si può trovare tutto il desiderabile sull’argomento vino, compresa una enoteca fornita e un piccolo angolo degustazione con proposte sempre variabili ed interessanti
– sempre in città, c’è un posto curioso ma che vale davvero qualche ora di visita. Si tratta de la Cave de l’Ange Gardien, un sottoscala gestito da una coppia di mezza età che, su prenotazione, propone un lunghissimo e interessantissimo percorso di degustazione di molte denominazioni locali. Davvero consigliato.
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