Prima di buttare giù qualche riga, ho volutamente aspettato che fosse trascorso qualche giorno dal fatto. Il “fatto” in questione è ovviamente il decesso di Luciano Zazzeri, il patron de La Pineta.
A differenza dei molti che la scorsa settimana hanno commentato la notizia, io non ero un cliente abituale del Luciano, tantomeno un suo amico, anzi mi sono attovagliato nel suo locale una sola volta, qualche anno fa, persino con lieve circospezione poiché qualche recensione vagheggiava di trattamenti freddini nei confronti degli avventori occasionali e di una location un po’ datata.
Soprattutto, lo ammetto, temevo l’effetto “locale da turisti in spiaggia”, con il classico menu di pesce tutto sommato banale (non) riscattato dalla seduta fronte mare.
La faccio breve: non andò così e il ricordo della cena è piacevolmente ammantato di una lieve nostalgia; l’accoglienza del personale di sala fu gentile e simpatica, per nulla affettata, tanto che senza averlo chiesto mi venne riservato un tavolo in spiaggia, visto che si era nella prima sera della stagione in cui si cenava all’aperto); le preparazioni, pur nella loro semplicità (o forse proprio grazie a questo), furono tra le migliori portate di mare mai assaggiate, e il signor Luciano fece un passaggio al tavolo pur avendo chiaramente in sala clienti ben più prestigiosi e noti del sottoscritto.
Insomma, la mia serata riuscì a combinare un locale familiare ma gentilmente elegante e di gran qualità con il clima gradevolissimo di una notte di inizio estate: difficile chiedere di meglio.